La leggenda delle tre fate con i piedi di papera (o di oca a seconda di chi te lo racconta) narra della bellezza straordinaria di tre fanciulle che tanto tempo fa , subivano invidie e gelosie di tutte le donne del paese ce obbligate a spaccarsi la schiena con il lavoro nei campi poi dovevano occuparsi anche delle faccende domestiche. Stanche, infreddolite oppure accaldate raccoglievano tutta la roba da lavare e la portavano al lavatoio, fregando, fregando risciacquando e lavando, passavano molto del loro tempo, ciò che le sollevava era spettegolare. Nessuna delle donne del paese riusciva a capire come facessero quelle tre donne ad essere sempre così belle e con dei vestiti così impeccabili, talmente lunghi che sembrava dovessero inciampare da un momento all’altro. Nessuno le aveva mai viste lavorare o anche solo un po’ in disordine, inutile dire che l’invidia delle donne del paese era così grande che ormai si era trasformata in ira, “ avranno delle gambe bruttissime o delle scarpe orribili” si dicevano per consolarsi, fu così che una lavandaia disse: “vediamo un po’…” prima che le altre donne potessero dire o fare qualcosa tolse il tappo del lavatoio, l’acqua corse di colpo tutta verso la parte bassa del paese proprio dove in quel momento stavano passeggiando le tre splendide ragazze che d’istinto alzarono il vestito per non bagnarlo… alcuni bambini che si erano nascosti ad osservarle videro una cosa stranissima le tre fanciulle avevano i piedi palmati…fu così che da quel giorno donne uomini e bambini cominciarono a prendere in giro le tre povere sventurate che però essendo fate avevano poteri magici, i mongrandesi le fecero così arrabbiare inflissero loro una maledizione “ voi di mongrando camminerete sempre sull’oro ma non riuscirete mai a trovarlo”. Fu così che fini la fortuna di Mongrando, dove popolazioni celtiche prima ( Ictimuli o Victimunli) e romani poi per secoli fecero una fortuna in pagliuzze d’oro.