
Il Natale della Luisona
E allora? Siete pronti per questo Natale? Avete preparato l’albero? E il presepe?
Vorrete mica dirmi che non li fate, eh?
Eh no, eh, perché se la Luisona scopre che non li fate, vi manda giù la Berta a mangiarvi le piante del giardino … e non mettete fuori le stelle di Natale che quelle lì sono velenose per gli animali!
Oh già! Son cose importanti, sapete.
Mi ricordo quando ero piccola io, che mica c’erano le lucine colorate e i festoni e tutte le palline sberluccicanti… macchè, noi ci mettevamo le pigne, attaccate all’albero, quelle che avevamo raccolto durante l’estate e che erano cadute dagli abeti su in montagna…quando ci andava bene, le spalmavamo di colla, ci grattugiavamo sopra un po’ di polvere di pietre con la pirite, quelle che raccoglievamo nel fiume, e così brillavano un po’. Senza tanto spatuss, si capisce, ma comunque ci dava soddisfazione!
E il presepe? Ah quello sì che era un bel momento… io andavo sempre con mio nonno a raccogliere il muschio nel bosco, perché noi il presepe lo facevamo così, col muschio. E non importava se poi insieme al muschio ci portavamo in casa anche tutte le bestioline, il muschio nel presepe ci doveva essere. Che almeno il Bambin Santo poteva nascere e riposarsi sul morbido.
Anche le statuine, erano poche, ma c’erano quelle che ci bastavano per farci sentire che il Natale stava arrivando.
Però… lo sapete quand’è che io sentivo che era davvero arrivato il Natale? Quando mio papà scendeva al mercato e con i soldi che aveva messo da parte riusciva a comprare un po’ di mandarini – quelli lì costavano tanto! Ne mangiavamo uno a testa (mia mamma me ne dava sempre metà del suo, così io facevo un mandarino e mezzo!), e poi mettevamo le bucce aperte sul putagè. Ecco, lì sapevo che era arrivato il Natale. Quando il profumo delle bucce del mandarino brusattato si spargeva in tutta la cucina. E quando avevamo tempo con tanta pazienza cercavamo di salvare il picciolino del mandarino e poi ci mettevamo l’olio dentro nel mandarino fatto a coppetta e dopo lo accendevamo, altro che le vostre candele profumate.
Provate anche voi!
Auguri, né! A presto
Come sarebbe, che non avete il putagè??? Ossignùr, che gente strana… sì sì, potete provare anche a metterle sul termo, ma so mica se fa lo stesso effetto… fatemi sapere, poi, eventualmente!
E nel frattempo… Buon Natale da me, dalla Berta*, dalla Nina**, dalla Bernarda e Beatrice e Belinda e Berenice e Beata***, e anche dall’Oreste****, va’!
Auguri, né! A presto
*pecora trasgressiva che tende a vivere esperienze in solitaria
**cavalla
*** pecore che si aggregano come da tradizione
****maiale